Se non è praticabile una liberazione radicale dai giochi di potere, sono purtuttavia sempre possibili e doverose micro-battaglie etiche per estendere libertà e diritti alle minoranze; micro-liberazioni. Lotte non violente che veicolino il messaggio degli ultimi, la parola di chi è silenziato o negato nella sua contingente verità. Il saggio, riprendendo le argomentazioni dell'ultimo Foucault, si propone dunque come concreto dispositivo di resistenza. Nel dettaglio, l'analisi storico-filosofica mira a restituire l'oblio e la spietatezza del consumatore, per poi suggerire il recupero di un "uso" politico del corpo mediante parrhesia, la voce dello scandalo: ciò che da Socrate a Cristo, passando per Diogene "il cane", si pone in rottura con la connivenza, l'ipocrisia e l'opportunismo di chi assoggetta l'alterità nascondendo il carattere ideologico del normale e del naturale.