L' Arte della Cucina secondo la Tradizione napoletana

Marinella Penta de Peppo

Marinella Penta de Peppo

Valutazioni e recensioni

Le ricette di tradizione, quelle che non sono sui libri perchè all'epoca venivano trasmesse a voce da madre in figlia, si vanno perdendo! Marinella Penta de Peppo, con l'amore che ha per la cucina, le ha ridotte nei tempi e nei grassi e raccolte in questo completo classico contornandole del Bon-Ton sulla Tavola e di tutte le spiegazioni per dare un continuo godimento al nostro palato. .DALLA RECENSIONE DEL GIORNALISTA PIERO ACCOLTI DELLA "GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO D'ITALIA! : "La mia lettura preferita : i libri di gastronomia. Non ne manca mai uno sul comodino della mia camera da letto Basta la sua presenza per indurre a sogni beati, da autentica acquolina in bocca, sogni saporiti, a volte pantagruelici e sempre senza difficoltà di digestione. Una buona cura dimagrante per chi mai dovesse dare pieno ascolto a queste mie forzature paradossali, consiste innanzi tutto nell'acquisto dell'elegante volume, apparso ora sui banchi dei librai, scritto da una signora napoletana di origine pugliese, Marinella Penta de Peppo; il libro si intitola : L'ARTE DELLA CUCINA SECONDO LA TRADIZIONE NAPOLETANA e contiene 400 ricette e un Bon-Ton sulla Tavola. Una lettura tutt'altro che banale : in quelle ricette c'è la storia del Mezzogiorno d'Italia, la grande storia di Napoli dove i cuochi venivano chiamati "Munzù" e dove il cibo, dal più semplice al più elaborato, ha sempre la festosità di una giornata di sole. L'autrice di questa leccornia della letteratura gastronomica ha attinto, come assicura, a piene mani dai vecchi quaderni di ricette della mamma, della nonna e ancor più nell'albero genealogico di questa famiglia, come ce ne erano tante nel Sud, che avevano in grande onore l'arte dei fornelli.. C'è tutto - e tutto descritto in maniera diretta, elementare si potrebbe anche dire - della grande cucina borbonica e di quella che prosperò sotto altre dinastie. Dal "Sartù" di riso, al "Gateau" di patate, dalle fritture leggere come un vento delicato da poesia scritta da Di Giacomo, alla Pizza Margherita. Sono quattrocento le stazioni di questo viaggio nei sapori napoletani : un viaggio che vi invitiamo a fare subito. PIERO ACCOLTI

Si si è passata oggi all'auditorium parco della musica di tuo vicino e lesbica

Manuale accurato e dettagliato. Traspare l'amore e la passione per questa straordinaria cucina