Il manuale sfrutta il materiale utilizzato nei corsi di Matematica finanziaria da me tenuti a partire dal 1997 nelle (allora facolta` e ora) scuole di Economia delle Universita` di Bologna e Ferrara.
Il punto di vista da cui è stato scritto il manuale è quello di un matematico, che fissato un sistema di assiomi, introdotti per rispondere a ragionevoli presupposti economico finanziari, trae logicamente le loro conseguenze. Questo probabilmente differenzia il manuale da analoghe opere scritte da colleghi con formazione economica, a differenza della mia che è in matematica pura, dove, a mio avviso, talora il rigore matematico non è sentito come prioritario.
Ho deciso di proporre le dimostrazioni delle formule finanziarie: non me la sono sentita di abolirle, in quanto ritengo che un laureato debba accostarsi alla materia in modo attivo e non meramente esecutivo, possibilmente avendo contezza di quanto andrà quotidianamente ad applicare. Comunque la materia è trattata con taglio applicativo, avendo presenti le future necessità professionali degli studenti. Ad ogni argomento sono associati esercizi svolti. Inoltre sono proposti altri esercizi, di cui mi limito a fornire la soluzione, lasciando spazio allo studente di verificare autonomamente il suo stadio di apprendimento della materia. Il sapore della trattazione è più aziendale che finanziario, questo in ragione delle differenze di formazione matematica fra i curricula aziendali e finanziari e per il fatto che il mio corso si colloca in una laurea di area aziendale. In ogni caso il lettore/studente deve rassegnarsi al fatto che questo testo è scritto a supporto di un insegnamento di carattere matematico, anche se rivolto alle applicazioni aziendali.
Nei capitoli dedicati al calcolo finanziario spesso scriveremo uguaglianze arrotondate quali 1567,84781... = 1567,85. I numeri sono indicati all’italiana, le migliaia sono separate da uno spazio e, la virgola indica l’inizio della parte decimale.