Brindisi, anni Settanta. Un paio di scarpe da calcio usate ricevute in regalo sembrano possedere poteri magici e trasformano un timido ragazzo innamorato del pallone in un piccolo campione del calcio dilettantistico capace, fin dal momento in cui le calza per la prima volta, di vincere la propria insicurezza e di segnare raffiche di gol.
"La pantofola d’oro", racconto lungo autobiografico di Michele Bombacigno, è una storia di sogni, di poesia e di emozioni giovanili, e in qualche modo anche di formazione, una storia ricca di personaggi genuini e di accattivanti vicende di periferia, una storia che finisce inevitabilmente per diventare favola, trasformandosi da emozionante ricordo in fantastica leggenda.
Michele Bombacigno è nato e vive a Brindisi. Laureato in giurisprudenza, presta servizio come assistente giudiziario presso il Tribunale di Brindisi. Ha esordito con il racconto lungo La pantofola d’oro (HOBOS Edizioni, 2004), cui è seguita la raccolta Fortuna che la palla è tonda (HOBOS Edizioni, 2006), con la quale ha conseguito il premio “Sport e Cultura” del Coni. È presente nelle antologie Frammenti (2006), Prove d’autore in terra di Brindisi (2007) e Vuoti a rendere (2010). Con Clara Nubile è stato curatore, oltre che autore di uno dei racconti, dell’antologia Via Maestra (HOBOS Edizioni, 2011). Numerosi suoi racconti e scritti sono stati pubblicati sul quotidiano Senzacolonne.