Il saggio "Nichilismo e stato totalitario" si incentra sui pensieri politici di Giovanni Gentile e di Giuseppe Rensi, sulle loro ambivalenze e contraddizioni nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale. Giovanni Gentile (1875-1944) fu filosofo e ministro dell'istruzione. Legò il suo nome a una riforma vasta e radicale della scuola, supportò Mussolini e stese il Manifesto degli intellettuali fascisti. Giuseppe Rensi (1871-1941) fu filosofo misconosciuto e vituperato sia da Destra che da Sinistra; fascista quando nessuno lo era, e acerrimo antifascista quando tutti sostenevano il regime. Attraverso le vicende di due pensatori esemplari, molto diversi tra loro, Gennaro Maria Barbuto getta una luce nuova sul panorama intellettuale italiano al momento dell'ascesa del fascismo.