Riveduto sull'edizione critica curata da Ottavio Besomi, il testo delle Operette morali si avvale, in questa edizione, dell'introduzione e del commento di Cesare Galimberti. Attraverso una lettura che mette in luce i tratti gnostici della visione di Leopardi, Galimberti restituisce alle Operette il loro carattere di libro metafisico, oggi ritornato prepotentemente all'attenzione negli studi critici sul poeta e pensatore di Recanati.