Parigi, l’invenzione di una città

· ODOYA
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All’ombra della torre Eiffel, attorno alle guglie di NÃītre-Dame, nel cuore del Quartiere Latino risuona l’eco di una storia antica.
È la storia di Parigi, la piÃđ stupefacente delle capitali europee, meta obbligata per milioni di turisti che la attraversano distratti, abbagliati da poche tappe da cartolina.
Il libro ÃĻ una guida al mondo variegato dei quartieri, cosÃŽ diversi l’uno dall’altro, alle strade dimenticate ma brulicanti di vita che il turismo di massa sfiora appena, all’atmosfera da villaggio rurale di Belleville e MÃĐnilmontant, al silenzio del Marais, alle contraddizioni di Montmartre e di Pigalle. Una capitale vibrante e ribelle, che si veste di insoliti colori.
Unendo l'abilità del cantastorie al rigore dello storico, Hazan rompe la superficie luccicante della metropoli e ci consegna il ritratto di una città attraverso i suoi splendori e le sue miserie, strizzando l’occhio agli scenari in bianco e nero di Doisneau, maledicendo lo scempio funzionalista di Haussmann, assassino della Parigi medievale, a braccetto con Zola, Balzac, Proust, Baudelaire, Manet, Rousseau.
Il sangue dell’invasione prussiana e dei martiri della Comune nel 1871 si mescola all’energia delle rivolte studentesche del maggio 1968 che segnarono il XX secolo. Una “psicogeografia” della prima città moderna, dove una piazzetta, un muro, una curva qualsiasi celano storie di oppressione e gloria, bellezza e morte.
Eric Hazan, scrittore ed editore francese, entra nelle file del Fronte di Liberazione Nazionale durante la guerra d’Algeria. Fonda nel 1998, insieme ad alcuni amici, la casa editrice La Fabrique, con lo scopo di pubblicare libri di storia, filosofia e politica. Contemporaneamente si dedica alla scrittura, attività che affianca a quella di traduttore di autori israelo-palestinesi. Parigi. L’invenzione di una città, uscito per Seuil nel 2002, ÃĻ stato tradotto in inglese da Verso nel 2010 ed ÃĻ già considerato un bestseller a livello internazionale.

Mario Maffi già professore straordinario di Cultura anglo-americana presso l’Università di Milano.
Si ÃĻ occupato di culture giovanili negli Stati Uniti degli anni Sessanta e di problematiche quali la chiusura della frontiera, la nascita delle metropoli, la trasformazione della cultura popolare in cultura di massa, gli sviluppi delle culture urbane e immigrate, l’affermarsi del modernismo in letteratura, pittura, architettura, fotografia, cinema, e l’interazione di tutti questi elementi nel processo contraddittorio di formazione di un’identità nazionale. Attualmente ha iniziato un ampio studio sulle geografie culturali d’America.
Tra le sue numerosissime e prestigiose pubblicazioni con importanti editori italiani e tradotte in varie lingue: Mississippi. Il grande fiume: un viaggio alle fonti dell’America (Il Saggiatore, 2009); Tamigi, storie di fiume (Il Saggiatore, 2008); New York, l’isola delle colline. I luoghi, la vita e le storie di una metropoli sconosciuta (Feltrinelli, 2003). Già pubblicati per Odoya: La cultura underground, New York, ritratto di una città e Londra, ritratto di una città.
Ha tradotto e curato molte edizioni di scrittori americani quali Jack London, Upton Sinclair, Mark Twain, Pedro Pietri, Eric Bogosian e altri.

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