Fantascienza - romanzo (285 pagine) - Non servono sbarre quando la prigione te lโhanno scolpita dentro. Piegati dalle angherie, i rifugiati di una colonia agricola spaziale sembrano destinati a soccombere alle leggi di un Impero buio. Ed รจ nel buio che gli uomini diventano tempesta.
Non servono sbarre quando la prigione te lโhanno scolpita dentro. Lui รจ un gigantesco sbirro, quadrato e ottuso; lei una criminale dalla pelle rossa; loro dei detenuti di una colonia spaziale in cui si coltivano cereali. Vite diverse ma un destino comune: piegarsi alle angherie del dittatore locale. ร cosรฌ che va il mondo nel 5126. Ventidue miliardi di persone vivono in orbita attorno al sole, sotto la bandiera di un unico Impero. Un Impero superstizioso e malato di potere che non ferma gli abusi dei suoi funzionari. Un Impero decadente nel quale uomini e macchine dipendono da un subuniverso geometrico, proprio come un tempo fu con lโelettricitร o il fuoco. Un Impero buio. Ed รจ nel buio che gli uomini diventano tempesta.
Stormachine รจ un romanzo finalista del Premio Urania 2016.
Cresciuta al Cairo, milanese di adozione, Franci Conforti รจ laureata in biologia, giornalista professionista, docente allโAccademia di Belle Arti. Nel 2016 ha vinto il Premio Odissea con Spettri e altre vittime di mia cugina Matilde (Delos Digital). Nel 2017 ha vinto il premio Kipple con il libro Carnivori (Kipple). ร tra i finalisti del Premio Urania 2016 con il romanzo Stormachine (Delos Digital).