Fotografo quarantenne, single e ostinatamente immaturo, Andrea ha sempre preferito tenersi alla larga dai parenti: appena entra in scena la famiglia, la sua vita, già non esattamente perfetta, diventa imprevedibile. Quando la sorella Marina – sposata, due bambine e un evidente problema di ansia da controllo – è costretta a partire, tocca proprio ad Andrea prendere il timone e occuparsi del padre Libero, comandante di navi a riposo, molto malato. Tallonato da Cane pazzo Tannen, un bassotto che ringhia anche quando dorme, costretto a partire per Procida da un padre che si rifiuta di farsi trattare da infermo, Andrea sbarca dopo anni tra le persone e i luoghi dell’infanzia, tra le case scrostate dalla salsedine e la spiaggia nera teatro delle sue prime gioie e delusioni d’amore. E in questa imperfetta perfezione, che riporta a galla ferite non rimarginate ma anche ricordi di infinita dolcezza, cullato dalla brezza che profuma di limoni, capperi e ginestre e dal brontolio familiare della vecchia Dyane della madre, Andrea trova finalmente il suo equilibrio. Sullo sfondo di un’isola dal forte immaginario letterario, Lorenzo Marone racconta una storia di grande potenza narrativa, intima e al tempo stesso universale.