Il nome di Guido Piovene sarà per sempre legato a un titolo ben preciso, quello del Viaggio in Italia che, sul finire degli anni cinquanta, divenne la più celebre guida letteraria al Bel Paese del dopoguerra. Cominciò da Bolzano e proseguì, regione dopo regione, città dopo città, fino a coprire ogni landa, anche la più dimenticata. Durò tre anni buoni. Un'impresa senza precedenti dalla quale scaturì un libro che segna uno spartiacque nella storia d'Italia, scrupoloso come un censimento, fedele come una fotografia, circostanziato come un atto d'accusa. L'Italia che Piovene visitò e descrisse è quella della ricostruzione e del boom economico e che a uno sguardo contemporaneo dovrebbe apparire antica e lontana. Così non è. Piovene riesce, come un antropologo, a far emergere dal suo viaggio il carattere nazionale, quello immutabile, che resiste alle mode e ai rovesci della storia.