Dove sta andando il Movimento 5 stelle? Che futuro ha la creatura inventata da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio? I risultati elettorali delle europee segnano una innegabile battuta d’arresto del movimento. Ma pensare a una fine prematura di questa esperienza sarebbe un marchiano errore, sostiene Giuliano Santoro, autore, nel 2012, di “Un Grillo qualunque”, il primo libro che ha indagato a fondo le mosse dell’ex comico genovese. Il leader “né di Destra né di Sinistra” non è una fiammata effimera ed è tutt’altro che controcorrente: si inserisce dentro tendenze molto più vaste, quali la crisi della politica e della rappresentanza. Il M5S di Grillo è uno strano animale che si muove sulla scena dell’infinita transizione italiana. Un animale che affonda il suo corpo nel linguaggio della televisione, dalla quale proviene il suo leader, e nella sfera della rete telematica nella quale si aggirano, lavorano e si riproducono i nuovi elettori. Questo ultimo volume di Santoro è arricchito da ulteriori e inediti elementi di riflessione. Il Grillo politico finisce per oscillare impercettibilmente dall’empatia delle vibrazioni positive agli impulsi che stuzzicano il nostro lato oscuro. Finisce, insomma, per rappresentare la schizofrenia di una trama che fatica a trovare punti di riferimento. Il M5S, in altre parole, è un ottimo espediente per narrare la situazione attuale e la “guerra civile simulata” che scuote la Rete e i Palazzi della politica.
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