A partire da una ricognizione degli spazi che nelle carceri permettono e alimentano la circolazione di libri (cella, scuola, università, laboratori, biblioteche etc.), il volume esplora sia il processo di lettura praticato dai detenuti e dalle detenute (individuale e silenzioso o condiviso e orale) sia l’uso che direttori, educatori, insegnanti e operatori esterni fanno di queste risorse nei contesti carcerari. Al centro vi è la domanda comune su come il libro (di qualsiasi tipo e in qualsiasi forma) possa concretamente aiutare chi è privato della libertà personale a costruire uno spazio tutto per sé, luogo necessario per abitare qualsiasi processo di risocializzazione e cura.
Marta Marchetti, professoressa associata in Discipline dello Spettacolo presso Sapienza, si occupa di analisi dello spettacolo dal vivo, storia del teatro europeo (XVIII-XXI sec.) e rapporto tra letteratura e arti performative. Coordina alcune attività di Terza Missione nei luoghi di detenzione.
Pisana Posocco, professoressa associata in Progettazione Architettonica e Urbana presso Sapienza, studia interazione tra spazio e fruitori, architettura turistica, riuso del patrimonio storico e architettura carceraria. Per il progetto G124, promosso da Renzo Piano, ha realizzato a Rebibbia uno spazio per incontri tra madri e famiglia.
Arianna Punzi, professoressa ordinaria di Filologia romanza presso Sapienza e Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, si è occupata di romanzi tristaniani in antico francese, del Lancelot en prose, del ciclo del Lancelot Graal e di letteratura classica medievale. È promotrice del Polo Universitario Penitenziario di Sapienza.