Questa ricerca vuole inserirsi nella vasta problematica sul divorzio e affrontarne un aspetto, ossia il significato dottrinale e della storia dell'interpretazione del canone settimo della Sessione XXIV del Concilio di Trento. Questo canone che riguarda il divorzio per causa di adulterio, ha una storia e un testo assai complesso. E' considerato il documento piu solenne del magistero ecclesiastico almeno avanti le dichiarazioni del Concilio Vaticano II ed e percio che i teologi fanno a esso riferimento: gli uni per sostenere che il matrimonio e indissolubile, anche ne caso dell'adulterio, gli altri per dire che lo stesso Concilio di Trento non ha voluto definire una simile asserzione. Esiste una monografia del P. Fransen sull'origine e il senso del canone si e pensato di accettare le conclusioni di questo teologo e partendo da queste vedere in quale senso la Chiesa e gli autori cattolici si sentirono legati dal canone tridentino. Ma dopo i primi studi sull'argomento ci si accorse che non tutte le conclusioni del Fransen erano accolte pacificamente e anzi che almeno alcune di esse non mancavano di fondamento; per questo si e ripreso in mano lo studio del canone stesso cercando di utilizzare piu fonti. Questo lavoro e stato reso possibile dalla pubblicazione degli Acta, Diaria, Litterae, Tractatus riguardanti il Concilio pubblicazione curata dalla Societa Goerresiana: cosi il metodo dell'ermeneutica storica qui seguito puo portare a buoni risultati e dare la vera portata di un canone, quale i Padri conciliari vi attribuirono.