Il saggio anticipa i risultati di una ricerca in corso sugli incunaboli italiani in lingua volgare, che prende spunto da un progetto scientifico di digitalizzazione, ideato da Amedeo Quondam e realizzato da "Biblioteca Italiana" dell’Università La Sapienza di Roma, per conto della Fondazione BEIC (Biblioteca europea di informazione e cultura), finanziatrice dell’iniziativa. Il corpus digitalizzato (1711 edizioni, pari al 77,3% di quelle presenti, al momento dell’avvio dell’impresa, nel repertorio ISTC Incunabula Short Title Catalogue, che ne comprendeva 2212) è di notevole consistenza e ha un valore scientifico rilevante, per l’opportunità che offre a bibliografi, filologi, storici del libro e della letteratura, di mettere a confronto e studiare la specifica tipologia dell’incunabolo volgare. Il libro è costituito da cinque capitoli, il primo dei quali, Breve excursus sulla storia dell’incunabolistica, vuole profilare storicamente la ricerca in atto nel contesto storico dell’incunabolistica, e dell’appassionato dibattito che ha visto confrontarsi da più di un secolo diverse metodologie e scuole di pensiero.