Quelli che compongono questo romanzo sono i ricordi vividi dell’autore, di quando abitava in centro città, frequentava l’Istituto Gonzaga e il cielo era attraversato dalle sirene anti aereo.
Molti eventi, anche drammatici, passano davanti agli occhi di quel bambino, e poi del ragazzo che si avvicina all’adolescenza, vengono visti con la serena consapevolezza di essere in qualche modo intoccabile, protetto dalla salda struttura familiare.
Due famiglie, in realtà, quella del padre, un napoletano ben inserito nella realtà milanese, attento a non scoprire il suo ruolo di antifascista defilato, e l’ampia famiglia della madre, i Reichlin, variamente legata all’antifascismo, al fascismo, e al Partito Comunista.