La lunga carriera di Verdi, iniziata con Oberto nel 1839 e terminata con Falstaff nel 1893, consente, a chi la analizzi, di avere una panoramica significativa dello sviluppo dell’opera lirica italiana dell’Ottocento. Tuttavia, non per questo ci si deve aspettare un mutamento strutturale di grande evidenza: l’affinarsi del mestiere e l’esperienza acquisita hanno permesso a Verdi di evolvere il proprio stile rimanendo sempre nell’alveo della tradizione italiana.
Un modo per appurarlo è quello di analizzare un numero specifico dell’opera inquadrato dalla tradizione in precisi schemi formali quale è, appunto, il duetto d’amore.
CARMEN LATERZA è nata nel 1974 a Pordenone, dove vive tuttora. Laureata in Lettere a indirizzo musicologico e diplomata in Pianoforte, ha studiato canto lirico ed è appassionata del melodramma italiano. Dopo aver lavorato per più di vent’anni come editor e ghostwriter, ora si dedica esclusivamente ai propri libri, che pubblica in modo indipendente con il marchio Libroza.