Serafino Gubbio è un cineoperatore per la casa di produzione Kosmograph. In questi suoi sette quaderni, di impianto diaristico, il protagonista racconta del proprio progressivo identificarsi con la macchina da presa, che lo condurrà ad una crescente alienazione e ad un mutismo che non riuscirà a sconfiggere neanche di fronte alla scena di un vero e proprio delitto. Scritto in polemica col futurismo e la sua esaltazione della tecnologia, questo romanzo ci offre un Pirandello diverso dal solito: uno scrittore che ha assistito impotente allo scoppio della Grande Guerra, e che ci racconta il tremendo incombere della modernità attraverso uno dei suoi strumenti più straordinari: il cinema. Luigi Pirandello (1867-1936) è stato uno dei maggiori scrittori e drammaturghi del XX secolo. Nativo di Agrigento, resterà sempre molto legato alla sua Sicilia, di cui descriverà virtù e contraddizioni con un piglio umoristico straordinario. Autore di molti capolavori della letteratura e del teatro italiani, fra cui "Il fu Mattia Pascal" e "Sei personaggi in cerca d’autore", sarà insignito del Premio Nobel nel 1934.