L'idea costruita è il manifesto teorico di Alberto Campo Baeza; una raccolta di testi di varia provenienza che manifesta la chiarezza del suo pensiero e la straordinaria coerenza della sua opera. Concentrandosi sui fondamenti della disciplina (la luce, il confronto con la gravità, il valore delle idee, il flusso incessante della storia) l'autore redige un testo colto ma volontariamente antiaccademico, aperto alle suggestioni delle altre discipline artistiche ma con una evidente passione didattica. I testi sui grandi maestri dell'architettura spagnola (Fisac, De la Sota, Sáenz de Oíza, Coderch, Carvajal), mondiale (Mies van der Rohe, Utzon), o sui colleghi della scena internazionale (Ando, Chipperfield, llinás, Vicens e Ramos) mettono in luce il suo percorso culturale e la sua idea di architettura, basata sul suo rigoroso «más con menos».
«La storia dell'architettura, lungi dall'essere solo una storia delle forme, è fondamentalmente una storia delle idee costruite. Le forme si disgregano col tempo ma le idee rimangono, sono eterne».
«Un'architettura che ha nell'idea la sua origine, nella luce il suo primo materiale, nello spazio essenziale la volontà di ottenere il più con meno».