Pierpaolo Bonanni
Per chi ama il genere "pugni e redenzione" c'è da accontentarsi, ma si poteva fare mooolto meglio. Si salva davvero poco di una storia raccontata in modo poco credibile, non per colpa degli attori, ma per sceneggiatura e dialoghi inconsistenti: davvero deludente la "copertura con la spalla" nell'incontro finale decisivo, sembra che Fuqua che ha girato questo film si sia limitato a riportare un elenco di tecniche di allenamento dai manuali, senza aver mai visto un incontro vero di boxe. In ogni caso qualcuno avrebbe dovuto evitare di montare la scena finale con Jake Gyllenhaal che cammina sul ring tenendo una spalla alzata, facendo dire al suo avversario "ha cambiato tecnica, ora si copre con la spalla"... ma per favore! Dimenticavo.... bella ed a sorpresa la recitazione di Jake Gyllenhaal.
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davide goddi
Nn melo aspettavo cosi sinceramente...interpretazione fantastica di tutti e coinvolgente a mio parere che nn sono un fanatico della boxe anzi...ma questo ha pure una storia dietro.era da approfondire solo un po il finale magari far vedere se arrestavano quello che ha sparato alla moglie e far vedere come continuava la sua vita finito tutto cn sua figlia
ALEX KNIGHT
Un pugile allo sbando dopo la morte fulminata della moglie,un passato dal carcere all'alcool,una figlia strappata dalla legge,una vita distrutta dalla boxe e per la boxe.Credo la più malsana, finta e asettica rappresentazione di uno sport titanico e combattuto col cuore, regia di A.Fuqua sorprendentemente fiacca,lenta, spenta e deludente, sonnifera.Non basta far leva sulla drammaticità di alcune scene semicommoventi, recitazione pessima, riprese traballanti effetto mal di mare 🌊 che ognuno può n(u)otare...
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