Samuele Manfrin
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Al di là di una stupenda Penelope Cruz e una bravissima Lola Duenas (che ho apprezzato tantissimo anche in "Fuori Menu"), oltre ad una splendida Camen Maura, il film ha quel tocco di assurdo e una punta di scabrosità che lo rendono godibile, vero, e che creano le condizioni per costruire un mondo femminile fatto di sentimenti, solidarietà, ricerca reciproca. Mi ha colpito la scena di apertura del film, donne che puliscono le tombe al cimitero come se spolverassero il salotto: mi è sembrato un po' un presentare il modo in cui certi argomenti verranno trattati: la morte come parte della vita, non la si teme, se ne parla, ed è un'occasione per scoprire le relazioni tra generazioni. Il tutto, narrato in modo molto scorrevole, solare, mediterraneo. Davvero carino.