Grazie alla tecnologia aliena di cui sono entrati in possesso, gli abitanti di Akgua sono convinti di poter vincere la guerra; se poi riuscissero a dare un'anima a quella macchina, potrebbero addirittura conquistare l'intero universo.
Gli inconsapevoli protagonisti di questa avventura si troveranno a fare i conti con pericolosi controllori del tempo e antiche civiltà perdute che cercheranno di reclamare la loro sovranità.
Sarà possibile cambiare il futuro intervenendo nel passato o il fiume degli eventi continuerà a scorrere sempre nella stessa direzione?
Per i Cyborg Blue e Alkita tutto questo non sembra fare alcuna differenza.
Anima Sintetica è lo Spin-Off di Terra 2486 e può essere letto prima o dopo la trilogia.
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COSA NE PENSANO I LETTORI
«La solita maestria dell’autore a farti affezionare a personaggi controversi e spesso spietati, al netto di una narrazione di paesaggi lunari mozzafiato. Un finale come al solito sconvolgente, da rileggere almeno due volte per credere ai propri occhi». - Un Soffio tra le Righe
Dall'autore di "Terra 2486" di cui hanno scritto
«"Terra 2486" non è solo un romanzo di fantascienza, ma anche un thriller capace di catturare il lettore fin dalle prime pagine e trascinarlo in fondo alla storia in un vortice di colpi di scena e risvolti inaspettati». – Leggere Tutti
«Andrea Bindella fa sul serio e questo romanzo ne è la straordinaria conferma. Riesce in ogni circostanza a mantenere alta la tensione, allentando la morsa solo per brevi tratti, con la sua ottima ironia, permettendo al lettore di ossigenare la mente. Il finale è una sorpresa che lascerà il lettore senza parole». - Storie di Libri
L'AUTORE
Andrea Bindella è nato a Perugia e a dodici anni ha iniziato a scrivere la sua prima opera, un libro di fantascienza intitolato Il Ritorno delle Furie e “pubblicato” su un quaderno a quadretti, di quelli che si usavano alle medie.
Pur coltivando la scrittura come passione, dopo aver conseguito il diploma all'Istituto Tecnico per Geometri, inizia gli studi in Ingegneria Civile. Proprio in quegli anni - in Umbria - si stava avviando la ricostruzione post terremoto del ‘97 e così Andrea decide di lasciare l’università per dedicarsi alla libera professione e aiutare la sua regione a rialzarsi dopo quei tragici eventi... continua la lettura scorrendo verso il basso.
Andrea Bindella è nato a Perugia e vive ad Assisi.
A dodici anni inizia a scrivere la sua prima opera, un libro di fantascienza intitolato Il Ritorno delle Furie, “pubblicato” su un quaderno a quadretti, di quelli che si usavano alle medie. Pur coltivando la scrittura come passione, dopo aver conseguito il diploma all'Istituto Tecnico per Geometri, inizia gli studi in Ingegneria Civile. Proprio in quegli anni - in Umbria - si sta avviando la ricostruzione post terremoto del ’97, così Andrea decide di lasciare l’università per dedicarsi alla libera professione e aiutare la sua regione a rialzarsi dopo quei tragici eventi.
Dopo il "capolavoro" d’esordio delle medie, continua a scrivere altre storie, tenendole, però, tutte ben nascoste in un cassetto, convinto che il livello qualitativo dei suoi testi non sia sufficiente per essere proposto a un pubblico più vasto della propria famiglia.
Quando la crisi finanziaria ed economica del 2008 travolge il suo settore professionale e tutto sembra perduto, Andrea trova la forza e il sostegno per andare avanti proprio nella scrittura: capisce che non serve piangersi addosso e che occorre rimboccarsi le maniche. Scrivere lo spinge a una continua riscoperta e crescita interiore; attraverso le parole, Andrea condivide riflessioni e tematiche riguardanti la vita di ogni giorno, cercando sempre il confronto per ampliare la propria apertura mentale e soddisfare la propria insaziabile curiosità.
Oltre alla scrittura, Andrea ama cucinare, ascoltare musica rock, pop e jazz e fare lunghe passeggiate immerso nel rumore della risacca del mare d’inverno.
Nel 2017 scopre il self-publishing; questa opportunità lo sprona a trovare la forza di tirar fuori dal cassetto le sue storie e pubblicarle.
«Nei miei romanzi ci sono le mie passioni e le mie esperienze. Cerco sempre di scrivere racconti che mi piacerebbe leggere come lettore. Durante la scrittura mi estraneo dalla realtà e mi immergo completamente nella storia, mi sembra quasi di sognare ad occhi aperti e infatti mi affeziono molto ai personaggi dei miei romanzi. Ogni volta che termino un libro, ho sempre qualche giorno di malumore: è come perdere degli amici con cui hai condiviso la tua quotidianità per mesi e che di punto in bianco spariscono nel nulla» spiega Andrea in un'intervista a “Sole e Luna Blog”.