Totò Spataro e il suo inseparabile amico Lilluzzo ancora una volta vengono trascinati in una vicenda che si svolge nella provincia di Messina e che ha, per certi versi, i tratti di una indagine poliziesca. Anche in questa circostanza Totò vorrebbe ritrarsi. Non potrà farlo perché affascinato dalla personalità di una anziana Contessa, alla cui vita si attenterà durante un pranzo sociale. Tirato per i capelli pensa sia utile scandagliare il passato delle persone che appaiono coinvolte in prima persona. Così emergeranno sofferenze, scalate sociali, perdita e acquisizione di grandi ricchezze, estrema miseria, aberrazioni umane, l'odio e naturalmente l'amore. Come direbbe Totò Spataro: la vita non è un sasso che lanciato in uno stagno crea cerchi concentrici e regolari. La vita è una serie di sassi che lanciati in acqua provocano spruzzi di diversa forma e consistenza. Le gocce d'acqua di incontrano, si scontrano, si sovrappongono e persino si mescolano. E' dunque nel casuale disordine che vanno cercate le ragioni di tutte le cose.