La prima, riconducibile a un titolo obbligazionario di tipo classico, la componente obbligazionaria, che identifica la causa di finanziamento, corrisponde all’obbligo di restituzione del capitale e di corresponsione di eventuali interessi a tasso fisso.
La seconda, la componente derivativa, è costituita da un contratto che incide sul rendimento del titolo obbligazionario.
Le classificazioni esistenti in dottrina dei titoli in questione sono in genere proprio in ragione del meccanismo di indicizzazione delle cedole e/o del capitale rimborsato a scadenza (come ad esempio per le obbligazioni linked). I parametri di indicizzazione si basano sull’andamento di singoli o molteplici titoli azionari o di indici di borsa (equity linked); di valute, merci o metalli preziosi (commodity linked), di tassi di interesse calcolati secondo variabili più o meno complesse (obbligazioni trasformabili, fixed reverse floater). La componente derivativa equivale pertanto per l’investitore a scommettere sull’andamento di tali parametri; in tali casi si parla di opzioni implicite acquistate o vendute dall’investitore. Per ben comprendere i meccanismi e il funzionamento delle obbligazioni strutturate è necessario introdurre il concetto di Swap, che saranno ampiamente trattati nella presente Opera.