Verga nasce nel 1840 a Catania da una famiglia benestante di idee liberali. Col passare degli anni Verga decise di dedicarsi totalmente al mestiere di scrittore. Così abbandona gli studi in legge (1869) e si trasferisce a Firenze, allora capitale del regno. Tre anni dopo si stabilisce a Milano, vero centro della cultura nazionale e dell'industria editoriale. Tra il 1866-1875 Verga raggiunse il successo con una serie di romanzi che narrano vicende passionali ambientate nel mondo aristocratico. Nel frattempo Verga amplia i suoi riferimenti culturali: legge i realisti francesi. Mentre in Italia si apre il dibattito sulla questione meridionale: in questo clima nasce il suo progetto di un ciclo di cinque romanzi ambientati in Sicilia ( I Malavoglia, Mastro don Gesualdo, La duchessa di Leyra, L'onorevole Scipioni, L'uomo di lusso). Dei suoi testi per il teatro quello che fa maggior successo è Cavalleria rusticana (1884), storia a forti tinte di un “delitto d'onore”. Nel 1893 compie a ritroso il viaggio della sua giovinezza e si trasferisce definitivamente a Catania. Tornato in Sicilia, continua a scrivere ma il lavoro che più gli sta a cuore non riesce a prender forma, e col passare degli anni finisce per rinunciare alla letteratura. Nel 1922 muore a Catania.