ยซPer quanto mi riguarda non sono progressista ma neanche declinista. Il mondo รจ ancora fin troppo bello per me. Un lombrico non smette di stupirmi. E so che nessuna tecnologia mi permetterร mai di comprendere mia moglie, nรฉ di amarla di piรน. La mia resistenza al progressismo procede dal mio accogliere il mondo cosรฌ comโรจ dato, con tutto il suo dramma. Non ho ancora imparato a costruire una casa, coltivare un orto, pensare come santโAgostino, poetare come Dante, perchรฉ dovrei gettarmi su un casco con realtร aumentata? Non sono ancora abbastanza umano, perchรฉ dovrei cercare di diventare cyborg? Sarebbe, con la scusa di essere allโavanguardia, disertare il mio posto. Chi si meraviglia della nascita di un bambino รจ poco sensibile alla pubblicitร dellโultimo iPhone. Uno che sa ancora gridare per la nostra salvezza non รจ abbastanza credulone per votarsi allโintelligenza artificiale. A meno che lโintelligenza artificiale non lโaiuti a gridare di piรน e a stupirsi del lombricoยป.Novanta testi brillanti e profondi, in cui Fabrice Hadjadj si interroga sul futuro della nostra umanitร sottoposta alla crescente influenza della tecnologia e del consumo. Rifiutando ogni discorso moralistico, attraverso il suo linguaggio festoso trasmette unโirresistibile gioia di vivere, mentre allo stesso tempo chiarisce le basi che ci permettono di rifondare la nostra relazione con lโeconomia e la politica.